Arte, artigianato e fai-da-te

Spedito in collegio (internato) dai 8 anni, ho imparato velocemente a sfruttarmi l’immaginazione, ad inventarmi dei progetti a realizzare con le risorse disponibili. Da adolescente mi sono messo a fabbricare gioielli da pietre lucidate al tamburo, di rame smaltato al forno. Seguiranno la ceramica, il ricupero, i readymade di ispirazione onirica, persino gli allestimenti interni. Sempre una cucina.

Assemblaggi tecnici

Fu mia nonna materna a spiegarmi, ragazzino, come funzionava l’ elettricità, come combinare un raccordo elettrico, munire correttamente una spina. Sempre magico quando funziona. L’idraulica anche. La caccia vite è decisamente il migliore amico dell’ uomo creativo.

Accessori di moda

Avrò avuto appena 13 anni, forse anche meno, quando mi sono messo a smaltare al forno tondini di rame con polveri e stecche colorate, a lasciare lucidarsi settimane intere al tamburo, le pietre raccolte o acquisite a scopo. Incollati su clip o anello, ne facevo dei regali per le tante donne, parenti o amiche dei miei, contente di riceverle.

Allestimenti particolari

Il principio “2 uccelli con 1 fava” e la nozione di economia nei mezzi fanno sì che ogni oggetto di studio, di elaborazione o di realizzazione offre l’opportunità di imaginare ciò che servi almeno due scopi, a costi simili. E questa l’  enigma della soluzione che ci incoraggiava a sperimentare nella progettazione l’architetto e docente Pavle TVRTKOVIC. L’ inerzia delle abitudini e la pigrizia mentale del maggior numero rarificano invece la presa di tali iniziativi ottimali. In queste pagine indico qualche realizzazione che è venuto arricchire la mia esperienza fai-da-sé.

Ceramica utensile

Materia plastica eccezionale la creta, modellata a mano, fa anche molto bene alla pelle di chi la manipola. La scoperta dell’ effetto della pigmentazione naturale degli ossidi nella seconda cottura (anche nella prima, volendo) è un vero odos oniron. Dalle argille marittime di Loch Fyne, ho fatto uno smalto particolare, che ricopre certi vasi.

Collage

Se Henri MATISSE praticava il collage alla fine della sua vita perché quasi cieco, ho imparato da Aldo ROSSI la sua applicazione nello studio di progetti architettonici. Ho capito anche che un foglio di carta colorata ritagliato permette di comporre figure velocemente, senza avere da aspettare che si asciugano. Altro che carta da parate, è un mezzo eccezionalmente economico.

Disegni e dipinti

Spesso un luogo stesso, o un momento preciso, spingono a prendere la penna per catturare ciò che il verbo serve poco a descrivere. Così a rivedere il disegno, si ricorda l’emozione provata, che lo scatto fotografico non può mai riprodurre.

Fotografia

Come l’ha appreso la nostra generazione, l’ arte tecnica del fotografo non è solo nello scatto, ma anche nel lavoro fastidioso, nel buio della camera scura, a stampare e manipolare prodotti chimici.

Lavorazione del legno e istallazioni interne

Dalle mie prime installazioni (a 17 anni) ho imparato che volere un certo risultato significa spesso dovere eseguire o finire me stesso certi dettagli che fanno tutta la differenza : certi colori, un specchio generoso, delle mensole su misura, la modanatura non standardizzata…

Opere grafiche applicate

  • disegni applicati a stoviglie, 2019
  • rilegature di libri, 2012
  • setti di sceneggiatura, 1975

Plastici

Se ho messo in queste pagine i plastici da me realizzati (piuttosto che nelle altre rubriche) è che sono oggetti che ho voluto fare per me stesso, come ricordo dell’ idea di progetto.

Delle volte si fanno in genere in un secondo tempo, dopo una consegna. E un modo di preservare il valore del proprio lavoro, che il committente spesso non capisce.

Intese come oggetti da godere, già nel piacere di farli, ma anche a ragione della mediazione plastica stessa, come oggetti con una certa estetica. Non ci sono plastici più brutti che quelli che vogliono imitare troppo fedelmente l’ architettura rappresentata.

Qualche volta ho preferito presentare l’ idea di progetto tramite il plastico, specie dove la consegna di disegni insufficientemente sviluppati potrebbe prestare a confusione.

Ritratti

Incoraggiato dall’ artista insegnante Michael WOODS, dai miei 15 anni in poi mi sono messo a disegnare i ritratti di familiari o di amici. Ultima esperienza in data : 2020, da amici a Berlino, della figlia Sol.

Readymades

La ricerca di un risultato massimo per uno sforzo minimo ha sempre affascinato l’ umanità. In fondo i readymade di Marcel DUCHAMP rilevano anche del mito del Re MIDAS, della volontà alchimista di trasformare materia basse in materia nobile. Si tratta infine de opere dello spirito.

Sculture

Nell’ atelier delle belle arti a scuola c’era una biblioteca di arte e architettura, dove passavo anche molte ore a scoprire le mie preferenze e inspirazioni. Tra essi, le Merzbau de Kurt SCHWITTERS mi sembrava una sfortunata cosa meravigliosa, andata a mancare per causa di guerra. Ma l’ idea di comporre spontaneamente con ciò che si trova sotto mano, mi sembrava piuttosto una direzione di mens sana, affatto entartete Kunst.

Una seconda vita per oggetti correnti

Già in architettura esiste la problematica del ricupero : perché non applicare la stessa logica progettuale agli oggetti del quotidiano ‘oltrepassati’ sia in termine di gusto, di materie disponibili per ripararli, o di risorse e competenze mancanti ? Mettendo la volontà di perfezione da parte, l’ esercizio è stimolante, occupa sanamente, e riduce l’impronta dei rifiuti, inter alia causa imperativa urgente.

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