Il concorso di architettura è in realtà un’indagine di fattibilità a parecchi prestatori che vincola quasi mai il committente. Richiede in genere un sacrificio importante da parte dei prestatori. Ho concluso che è una forma di abuso economico iniqua.
Sul momento, il bello di tali studi è l’opportunità che offre di esplorare delle località fuori strada, e di collaborare alla follia collettiva ipnotica. Ho cominciato con Aldo ROSSI, l’ho parodiato nel concorso della Bastille, l’ho associato a Edimburgo, mi ha associato per Team Disney a Marne-la-Valle e ho ricondotto la follia diverse volte con un suo discepolo Mimmo LERRO, architetto stabilito in campania felix.
Parrocchiale San Paride, Teano, 2014
Stavo a Freiburg-im-Breisgau quando Mimmo LERRO mi ha suggerito di collaborare su questo concorso, che sperava vincere, per avere già promosso l’idea di costruire una nuova parrocchiale presso le autorità ecclesiastiche. Per aiutarlo l’irrigavo con foto di chiese moderne viste a Friburgo, di architetture di John SOANE, e con un dialogo di schizzi scattati.

Les Amis de Magnum, Parigi, 2006
La partecipazione a questo concorso privato, ristretto all’inizio a pochi architetti (LACATON & VASSAL, WILMOTTE etc.), è grazie a Emmanuel ABOULKER per chi avevo effettuato il rilievo del locale, ancora suo, qualche anno prima. BPR Architects a Londra ha accettato la sfida e ci siamo associati per il progetto e la presentazione in francese. Nel frattempo gli sponsor hanno voluto che si allarga la consultazione.

Sheffield One, 2000 (laureati)
Questo concorso di idee, per rivitalizzare il centro della città, deserto per causa dei centri commerciali in periferia, è stato vinto dai datori di lavoro KOETTER KIM & ASSOCIATES, che mi hanno messo nella squadra.
Ho disegnato a mano le sezioni della città e ho reso coerente la relazione storica e di progetto che accompagnava la presentazione (senza di che il suo autore avrebbe fatto bruttissima figura a tutti).
Ovviamente Sheffield è la città delle posate. Non resistivo alla tentazione di immaginare la proposta di un’artista Pop. Schizzo certo non incluso.


Collina di Sant’ Antonio, Teano, 1997
Accanto al Santuario di Sant’ Antonio esiste una piattaforma artificiale (antico discarico spianato) che accoglie le fiere. Insieme agli architetti associati Enzo ANTUONO e Mimmo LERRO abbiamo voluto trattare tutta l’area come un parco allestito di percorsi, di padiglioni, di zone di sosta attrezzate e una via crucis per legare il monumento alla città. L’immagine che ne risulta ricorda stranamente la concezione de GOETHE per la vallata dell’ Ilm a Weimar.

Teatro Savoia, Campobasso, 1996
Il Teatro Savoia a Campobasso, che ha servito anche da cinema, è una struttura novecentesca in cemento armato all’ interno di un isolato, già albergo, di cui faceva parte integrale.
Da questo smembramento passato mancavano quasi tutti gli spazi annessi essenziali per il funzionamento di un teatro. Con gli architetti associati Enzo ANTUONO e Mimmo LERRO, abbiamo proposto di sfruttare il volume sotto la platea e sopra le logge, per crearne di nuovo, anziché une nuova torre scenografica.
Progetto sviluppato in luoghi di incontro diversi, ho disegnato la prospettiva a Parigi, effettuato poi l’intarsio di fotocopia su carte di colore a Nizza.

Centro città, Prades, 1992
Unico concorso a studio rimunerato in cui sono riuscito a partecipare. Solo perché il sindaco del paese mi ha imposto come associato a due architetti, Sophie d’ARTHUYS e Sabine de BOISSIEU, localmente stabilite, con chi mi sono trovato a collaborare nei Pirenei, di fronte al Canigou.
Bellissima esperienza umana per me, frustrazione sicura, rispetto alle speranze economiche di un’ incarico pubblico, per chi mi ha accolto con grande generosità.

Team Disney, Marne-la-Vallée, 1991
Il tandem Aldo ROSSI e il suo socio a New York, Morris ADJMI, mi hanno chiesto di associarmi a loro per questo concorso ad inviti. Anche perché, essendo stabilito come architetto in Francia, potrebbe essere un vantaggio futuro. Tra lavoro a Milano e New York, montavo le prospettive Bd. Saint Michel, dove avevo studio a Parigi.

Museo della Scozia, Edimburgo, 1991
Concorso internazionale aperto, diffidato dall’ IUA e dall’ Ordine degli Architetti che minacciava di radiare gli italiani che ci parteciperebbero, Aldo ROSSI, che avevo sollecitato per fare il concorso a spesa mia, fu costretto dai collaboratori a non firmare il progetto con me. Convocato davanti alla giuria della prima fase, l’ho ritirato, in protesta alle scorrettezze di Hans HOLLEIN (che poi si è scusato a ROSSI a New York, alla presentazione Disney). Ho comunque scoperto quanto lavoro ero capace di fare da solo, con la motivazione e le condizioni apposite.

Centro commerciale, Mont de Marsan, 1990
Richard PORTCHMOUTH e Michael RUSSUM amici già in scuola di architettura, associatosi con Andrew BIRDS per un concorso che, in laureati, gli ha permesso di creare lo studio BPR Architects, mi hanno contattato per questo. Per accederci in quanto partecipante rimunerato, la selezione si faceva in base di uno schizzo. La mia contribuzione è stata minima, essenzialmente un esame del terreno in modo di consigliare i progettisti.
In questo schizzo ritrovo moltissimi riferimenti alla cultura architettonica che ci ispirava già all’ epoca di Kingston (Edwin LUTYENS, Neave BROWNE, James STIRLING, Aldo ROSSI…) ma anche una leggera influenza di César MANRIQUE.

Museo dell’ Acropoli, Atene, 1990
Con Louise COTTER e David NAESSENS, architetti irlandesi, abbiamo scelto il sito Koile, che significa cavo. Progetto sviluppato tra Atene, Parigi, Londra e Tayvallich.

Mercato di Rialto, Venezia, 1985
Invito personale significando da non rifiutare, Aldo ROSSI, diventato direttore della III Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia mi ha sollecitato un contributo alla grande riflessione sul territorio veneto che rappresentavano i 10 temi proposti ai concorrenti, che avevano comunque la sicurezza di vedere il proprio lavoro esposto in Biennale. Anni prima, l’architetto Mimmo LERRO, appena iscritto all’ Ordine, mi aveva già sollecitato una collaborazione. Finalmente abbiamo scelto solamente il tema del Mercato.

Opera de la Bastille, Parigi, 1983
Agli studente del Royal College of Art, un nostro docente (ora Sir) Jeremy DIXON, aveva proposto una visita a Parigi, con lo scopo di partecipare al concorso internazionale anonimo organizzato dallo stato francese. Tramite il proprio studio COLQUHOUN & MILLER, il direttore del dipartimento Environmental Design ci ha procurato il bando e ha permesso di consegnare i nostri progetti con il suo codice di identificazione. Sapendo che ROSSI non ci partecipava, gli ho detto che farei un progetto imitativo, per vedere la reazione. Mi sono divertito moltissimo a leggere nella stampa che si sospettava le mani di Aldo ROSSI e Richard MEIER tra i progetti sottomessi.

Klösterli-Areal, Berna, 1981
Di vaga memoria l’invito ad Aldo ROSSI e a Gianni BRAGHIERI di parteciparci sarebbe dovuto a Dolf SCHNEBLI, architetto svizzero che farebbe poi la sede UBS a Magno, oggetto ulteriore di un mio intervento in quanto docente alla SUPSI.
Una citazione oscura di Drieu La Rochelle serviva da motto a questo concorso ristretto ma anonimo, e finalmente ben rimunerato : un prezzo speciale ci è stato concesso. Per ritenermi a Milano nel 1980, i miei datori di lavoro mi avevano proposto un bonus di 10% sui concorsi che vinceremmo. Così il mio stipendio mensile è stato moltiplicato per 3, e mi sono pagato un giro estivale di Spagna in macchina con Franklyn GERARD.
Il progetto stesso prevedeva un’istallazione turistica e di divertimento, una specie di Bierhalle con belvedere sulla città.

IBA 84, Berlino, 1980
Incoraggiato da Aldo ROSSI e Gianni BRAGHIERI a rimandare gli studi per la seconda parte del mio diploma britannico, per potere partecipare all’ opportunità, forse storica, di una Internationale Bau Ausstellung a Berlino, sono rimasto a Milano per un secondo anno. Applicando la tecnica di prospettive che mi ero inventato in scuola di architettura, ho finalmente istaurato, con questo e altri disegni, un modo di rappresentare i progetti che i collaboratori ulteriori di ROSSI hanno continuato ad imitare in vari progetti.

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