Esposizioni collettive

Oltre l’ esposizione di qualche opuscolo personale mio in esposizioni collettive (di laurea, all’ occasione di concorsi) ci è capitato di avere occasione di esporre dei progetti elaborati (firmati on no) con altri colleghi.

Sede della Biennale, Venezia, 2012

Il Mercato di Rialto (del 1985) con Mimmo LERRO, mediante i poster originali e riproduzioni su schermo video. (Esemplari del poster in archivio professionale, Nizza.)

Royal Academy Summer Exhibition, 1992

Il Museo della Scozia, con Aldo ROSSI (architetto consulente), esposizione di due studi di facciata colorati da me eseguiti a Milano, nello studio di Sta. Maria alla Porta 9. (Originale in collezione personale, Parigi.)

Progetti per il Museo, Edimburgo, 1991

La consegna del concorso era di due panelli A1 che saranno stati esposti dagli organizzatori da qualche parte, provocando dei commenti acerbi nella stampa locale.

Infatti, il Principe Carlo, che aveva abbandonato la presidenza dei mecenati, ha scelto il momento dell’ annuncio, metà agosto 1991, per dissociarsi delle scelta della commissione.

Sui 371 progetti consegnati, il mio nome (senza menzione di Aldo ROSSI, che i suoi colleghi di studio avevano convinto di non prestare la firma) figurava in quinta posizione.

Progetti per il Museo dell’ Acropoli, Atene, 1990

Ho proposto, sviluppato e firmato il progetto di concorso con Louise COTTER e David NAESSENS che lavoravano già da molti anni insieme. Dal punto di vista tayloriano è stata una sfida molto difficile da rilevare. In effetti, è risultato un progetto della scuola di Dublino.

I plastici e panelli consegnati sono stati esposti ad Atene dagli organizzatori. Ringraziamo l’ architetto Dimitris MOSCHOS di avercelo ricuperato. (Collezione privata, Cork.)

AAI Awards, Taylor Galleries, Dublino, 1987

Grazie ad una mia esposizione personale di disegni a Charterhouse School, un collega di mio padre, che ci avevo invitato, mi ha chiesto di dare un’ occhiata alla sua proprietà e dare dei consigli eventuali sulla proposta di altrui che stava considerando. Mi ci sono reso con David NAESSENS, neo-diplomato (raccomandatomi da Paul KEOGH) irlandese che aveva espresso la volontà di studiare un progetto con me.

Anche se il cliente non aveva che fare con la nostra offerta, era materia apprezzata, da riproporre in esposizione (ambulante). Ci hanno persino premiato il progetto.

‘Venice’, Royal Festival Hall, Londra, 1986

In quanto beneficente della borsa di studi CHASE-TALIANI Venice Scholarship sono stato pregato di mostrare, assieme ad altri studenti e alumni RCA i lavori compiuti. Avevo già colorato altre elio-copie dei 4 panelli consegnati alla Biennale, che un’  amico ha fatto riquadrare.

Royal Academy Summer Exhibition, Londra, 1986

Nella mostra estiva RA di 1986, anno del mio matrimonio primaverile in Grecia e installazione in seguito a Parigi, due disegni miei ci sono stati esposti : una stampa della prospettiva della mia tesi di laurea RCA, e quella del progetto firmato OPW (ufficio delle opere pubbliche) per volontà di David NAESSENS, anziché la sua sezione del nostro progetto Donnington Bath Houses.

Nella stampa, una critica acerba da parte di Martin PAWLEY, all’ opposta della ricezione del progetto in Irlanda.

IIIa Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, 1985

L’ invito personale a me di Aldo ROSSI, diventato per l’occasione direttore della Biennale di Architettura, a partecipare ai concorsi a tema, ha coinciso con il termine della mia laurea MARCA. Grazie alla borsa di studio CHASE-TALIANI Venice Scholarship offerta ho potuto passare qualche mese a Venezia, addirittura in casa dello sponsor, a visitare le località e a studiare delle proposte. Ho ripreso contatto con Mimmo LERRO, che si stava iscrivendo all’ alba ordinale di Campania. Per volontà sua abbiamo concentrato la nostre riflessione su un’ unico tema, Il Mercato di Rialto.

Royal Academy Summer Exhibition, Londra, 1985

Manspace Gallery, Londra, 1984

Non ho più traccia della piccola serie di (forse tre) stampe di questo disegno che ho reso ‘originali’ aggiungendoci una riga rossa.

Il collezionista Peter FLEISSIG me ne ha comprato uno per il suo museo embrionico ‘senza pareti’, l’ esemplare dell’ esposizione estiva RA è stato venduto, l’ altro probabilmente lasciato in deposito da Manspace Gallery, che mi aveva indicato dove far fare la riproduzione su carta opaca da disegno, con una tecnica artigianale purtroppo sparita.

Royal College of Art Degree Show, Londra, 1984

Ogni anno, la mostra dei laureati RCA si accompagnava di una pubblicazione nella quale ciascuno degli studenti aveva due pagine, una per immagini, l’altra per un testo indicativo delle ambizioni, a scopo di reclutamento.

Volendomi economico nei mezzi, ho opposto questo unico disegno alla dichiarazione (di intenzione piuttosto ironica) : vorrei essere un architetto reale.

E poi vero che alla Bastille persone di quel rango potevano perdere la testa, e non metaforicamente.

Architettura/Idea, XVI Triennale di Milano, 1981

A cura di Daniele VITALE, Aldo ROSSI e Luca MEDA, l’ invito personale che mi era stato fatto a partecipare non era finalmente altro che la volontà di Aldo (e forse anche di Luca) di farmi esporre un disegno preparativo per la Capella MOLTENI di Giussano, cioè una lusinga piuttosto deludente. Poco dopo mi sono dimesso dello studio e mi sono preparato a partire in Regno Unito. Poche ore prima dell’ apertura VITALE si è scocciato che non mi ero occupato di fare incorniciare il lucido in questione. L’ho fissato con il nastro adesivo che si usa per appendere sul tecnigrafo direttamente sulla parete in Triennale e così ha trascorso tutta la mostra. Il mio amico Pietro FOLLINI, che vendeva anche posters sotto vetro, ne era incantato.

Kingston Polytechnic School of Architecture Degree Show, 1979

Il giorno stesso dei miei 21 anni ho sistemato lo spazio, identico per tutti, per esporre la produzione di 3 anni di licenza in architettura (BA Hons). Finalmente la mia presentazione di aspetto completamente diversa dagli altri, con elementi di formato insoliti. Forse per questo mi sono trovato — contro le attese di tutti, compreso me stesso — in testa della classificazione. Poche settimane dopo, stavo da Aldo ROSSI a chiedere un lavoro. Le diapositive spedite già gli avevano piaciute.

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