bob — seduta a molle, 2020

Fascicolo 1

Fascicolo 2

  • studi della superficie ondeggiante
  • animazione del movimento

Fascicolo 4

  • elementi mobili modulari
  • studi di aggregazioni potenziali

Fascicolo 5

  • forme costruite modulari
  • struttura metallica
  • molla a distensione

Fascicolo 6

  • forme costruite modulari
  • strutta lignea
  • molla a compressione

Fascicolo 7

  • struttura metallica
  • molla a distensione
  • moduli uniformi

Fascicolo 8

  • struttura lignea
  • molla a compressione
  • moduli uniformi

Fascicolo 9

  • struttura mista
  • molla a distensione
  • moduli uniformi

Fascicolo 10

  • modulo esagonale
  • molla a distensione
  • studio scartato

Fascicolo 11

  • studi di alzato

Fascicolo 12

  • studi concettuali
  • telai nascosti
  • elementi modulari componibili
  • eliminazione acque piovane

Fascicolo 13

  • altri studi scartati

Riassunti e addenda

Storia del progetto

All’ invito di un’ azienda brianzola di reputazione internazionale, quale rappresentante aveva visto in produzione una cosa mia da POZZI & VERGA, mi sono reso in sede a Meda, giovedì 12 dicembre 2019. La cortese visita dei laboratori, spiegando la filosofia tecnica e commerciale dell’ azienda, si è conclusa con una domanda esplicita di studiare una seduta a molle da proporgli nel anno nuovo (per la collezione 2021), la disponibilità per un nuovo incontro essendo già rimesso alla primavera, in occasione del Salone del Mobile, a Milano.

Ho trovato l’ idea direttrice nel mese di gennaio 2020, qualche settimana dopo la sparizione di mia sorella — lavorare calmamente nel lutto mi sembrava un modo necessario per non impazzire e affermare la continuità della vita — e ho continuato a testare l’idea con varie configurazioni disegnate durante il lockdown dei mesi di marzo e aprile. I fascicoli erano pronti da tirare inizio maggio, e ho intrapreso delle presentazioni in formato Leporello, appositamente rivestite o inscatolate per contenerli.

Scoprendo lo studio in sede a Meda il 10 settembre 2020, il mio interlocutore mi ha assicurato che gli avevo veramente fornito una risposta adeguata alla domanda, e prendendo in conto le considerazioni evocate (modularità ecc.), e proponeva di inviarmi un contratto. La direzione dell’ impresa invece ha cambiato idea sulla scelta di un materiale — pioppo tinto nella massa — che mi era stato specificamente chiesto in dicembre. Vedendo che il contratto non arrivava, ho fatto valere la mia coscienza professionale nei confronti di scelte di materiali sintetiche inquinanti, che avrebbero l’ appoggio della direzione, e ho ritirato il lavoro, nella speranza di sviluppare il progetto con altri o da me stesso.

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Design e arredo specifico

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