Un centro diurno per malati mentali era il tema del progetto in secondo anno di scuola di architettura. Avevo 19 anni. Gli spazi terapeutici erano caratterizzati da architetture interne e esterne ben distinte, per contrare l’ aspetto clinico.
Nei dintorni degli alloggi individuali non allineati, del tipo che si vedono nella foto di fondo incollata, presa in Cile qualche anno prima — ho utilizzato una gomma per stamparli sulla planimetria generale — componevano una specie di favela comunitaria o accampamento di profughi, dove ognuno potrebbe personalizzare il proprio habitat, il tempo del trattamento.
Plastico non conservato, esso utilizzava tecniche miste : basso rilievo in cartone, disegno al tratto e collage di fotografie sul sopporto, punte da trapano di varie dimensioni, per costituire una falsa prospettiva nella degna tradizione bramantesca, e dei suoi molteplici seguaci ulteriori.
(Scansioni da diapositive conservate nel mio archivio.)
Precedenza : Santa Maria presso San Satiro, falsa prospettiva del coro (1462-8) di Donato BRAMANTE (1444-1514) — aveva dunque 18 o 19 anni quando lo SFORZA gli l’ ha chiesto — che ho fotografato a Milano nel mese di agosto 1974.
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opus incertum 