Disegni e dipinti

Spesso un luogo stesso, o un momento preciso, spingono a prendere la matita o la penna per catturare ciò che il verbo serve poco a descrivere. Così a rivedere il disegno, si ricorda l’emozione provata, che lo scatto fotografico non può mai riprodurre.

Di solito mi capita in ambiente mediterraneo.

Oltre i disegni di architetture, in genere misurate o in scala, che mi hanno occupato per decenni, ecco qualche disegno o dipinto a mano libera che ricorda ancora l’ emozione del momento. Capire : l’ artista disegna produce a priori per sé stesso, solo in secondo luogo per un così detto ‘mercato’.

Prospettiva di progetto, 2016

In visita a Design Basel, ho dormito a Weil-am-Rhein. Una sera per passare l’ attesa in ristorante ho schizzato questa prospettiva immaginata, di un progetto non ancora in cantiere, sul rovescio del sottopiatto. Ha servito per spiegare l’ allestimento progettato al falegname. Colorazione ulteriore su riduzione A4.

Studio prospettico di progetto, 2011

Lo schizzo tre-dimensionale a mano libera è sempre stato della più grande utilità in corso di progettazione. Agli studenti della SUPSI spiegavo che tali schizzi si fanno un un lampo, il tempo che il computer si accende. Questo nel Gabon, già senza la disponibilità di tali attrezzi.

Studio di progetto, 2014

Per il concorso di una nuova chiesa San Paride a Teano, ho dato una mano a l’ architetto Mimmo LERRO con degli schizzi a mano libera. C’era appunto da arricchire il volante iconografico del proposta architettonica.

Mlle Mezzanine, 2008

Appena tornato dalla Germania, dove avevo lasciato mia moglie per un soggiorno di 5 mesi, ho scoperto che la nostra vicina, bella ragazza, si esibiva nuda ogni sera a qualche metro da una nostra finestra. Anche per tempo freschino. Per potere racontare la cosa a mia moglie senza il minimo sentimento di vergogna per la mia attrazione visuale, ho realizzato una seria di disegni con trama inventata e giochi di parola.

Asini, Idra, 2006

Invitati da amici artisti e i loro studenti a passare il sabato-domenica sull’ isola di Idra, non resistivo all’ attrazione della passività di questi modelli viventi.

Reigen, per Schnitzler, 2005

Se la letteratura fine ottocento di Arthur SCHNITZLER provocava scandalo, non era meno rivelatrice di verità sociologiche profonde. Un’ articolo del quotidiano Libération, comprato a Bastia tornando dalla Corsica, portava sulle abitudini estivali. E in buon curioso della nidificazione delle forme, ho cercato di capire come potrebbe funzionare. Risulta però la metafora di una realtà.

Verona, v. Pallone, 2005

Zoccolo di pilastri con nicchia o ingresso sottostante. Troppo bello da non fissare in testa. Schizzo in miniatura nel margine di un comunicato accademico.

Appunti, Atene, 2003

Una casa a cortile, architettura Liberty con bellissimi dettagli, era diventato una taverna-ouzeria dove si poteva ascoltare della musica. Invitati da amici che scambiavano in greco, mi sono messo a rilevare pianta e dettagli per impregnare la mano della memoria del posto. Sul rovescio del sotto piatto, naturalmente.

Posate Sheffield, 2000

Schizzo su lucido, all’ occasione del concorso Sheffield One.

Piazza di Ermoupoli, 1991

Recati in isola di Siro per vacanze, per incontrare il koumbare architetto e la giovane sposa sua, abbiamo apprezzato questa città che vantava un teatro, opera del PIERMARINI, architetto di La Scala a Milano. Molto meno i lavori di ‘restauro’ che si facevano nel rudere, che rovinavano ancore di più le disposizioni di origine.

Studio di fattibilità, 1991

Dallo studio del progetto per il Museo della Scozia avevo preso l’ abitudine di utilizzare delle matite grasse. Tornato a Parigi sono stato chiamato a Einbeck, per uno studio di fattibilità. Sarà stato uno delle proposte più oniriche e graficamente potenti che ho mai imaginato per un vero committente. Purtroppo non hanno neanche discusso la faccenda.

Studio di progetto, 1991

Frutto anche di sbavature di polvere a fotocopiatrice che hanno accentuato le linee, questo disegno ingrandito su carta Kraft per dare un fondo al pastello, ha talmente piaciuto a Aldo ROSSI che gli lo offerto. Ostia… sembra di Sant’ Elia ! aveva dichiarato scoprendone un’ ingrandimento ulteriore appeso in studio, v. Sta Maria alla Porta 9.

Studio di progetto, 1984

Disegno a penna su carta traslucida (detail paper) elio-copiata e colorata a pennelli Pantone. Uno dei primo studi per il Marcato di Rialto.

Collezione privata, Nizza.

Piazza Duomo, Teano, 1984

Schizzo di penna stilografica su carta assorbente.

Collezione LERRO, Teano.

Quaderno di schizzi, 1981

1981 è stato un’ anno determinante sui molteplici aspetti. In questo quaderno, regalo di un’ amica, ho versato lacrime di inchiostro. Qui figurano delle pagine estratte, ma non tutte.

Autoritratto, 1974

Tecniche miste su panello. A parte la foto incollata gli elementi riproducevano piccoli schizzi che facevo nelle margini dei miei documenti scolastici. Conoscevo i surrealisti e sapevo l’ importanza che davano agli scarabocchi.

Collezione CVS, abbandonata.

Paesaggio surreale, 1974

Olio su panello. Coll. BH, dono.

Interno onirico, 1974

Olio su tela. Acquisto all’ epoca per £40, da IB.

Chicago, 1973

Olio su tela, tecnica a spatula e spruzzo. Proiezioni ritagliati di immagini fotografiche chiaroscuro.

L’ Eresia, 1973

Olio su tela, tecnica a spatula.

Coll. CMAS, Parigi.

Studio cromatico, 1973

Gouache su carta.

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Architettura e urbanistica

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